28 maggio 2007

CAMPIONI...CAMPIONI...CAMPIONI!!!

Il miracolo è avvenuto. IL FIGLINE HA VINTO IL CAMPIONATO!
Dopo una rimonta a dir poco clamorosa i biancorossi vincono la terza categoria pratese e staccano il biglietto diretto per la Seconda Categoria. Una vittoria strameritata ed arrivata dopo una rincorsa durata 14 giornate che all'inizio sembrava assolutamente proibitiva. Un unico gruppo compatto che tale è rimasto senza mai scomporsi di fronte alle difficoltà ed ai momenti più duri. Una squadra che ci ha sempre creduto e che nell'ultimo mese è sembrata davvero convinta di poter infliggere il colpaccio al C.F 2001 che nel frattempo cercava, senza successo, di ammazzare il campionato e che invece perdeva punti come una nave piena d'infiltrazioni. L'ultimo atto della stagione è stato vissuto con un mix di terrore e preoccupazione fino all'esplosione di gioia finale.
A La Briglia la partita è stata più dura del previsto. Con la migliore formazione possibile (Faratro, Matini, Niccolai, Mazzoni, Ciolini, Gonnelli, Tartoni, Cappellini, Battiante, Goretti, Serra) si è visto un primo tempo filare via senza scossoni particolari con la squadra di Magni che è sembrata bloccata e in tensione per l'importanza dell'appuntamento e con l'orecchio forse troppo teso alla partita di Casale tra C.F. e Prato Nord. La ripresa non mostra differente registro. Troppo nervosismo e troppa smania di segnare che non porta a nulla di buono. Fino a che mister Magni ha l'intuizione: getta nella mischia Mirko Tirico che è un esperto nel risolvere dalla panchina situazioni intricate. Mancano 10 minuti alla fine dopo una punizione ribattuta di Goretti la palla finisce sui piedi del jardinero nostrano che la controlla e la insacca. E'il tripudio! Monte selvaggio sul bomber e paure scacciate di colpo. La Briglia, che fino a quel momento aveva retto bene sfiorando anche il gol, si sgonfia e così arriva il raddoppio di Tartoni, assolutamente straordinario nel finale di stagione.
Arriva così il momento dell'ansia. Tutti i telefoni della panchina cominciano a trillare in direzione di Casale ed al vocione di Toffoletti, in panchina, scappa il risultato parziale del C.F.: 0-0, ma partita che non è ancora finita. Nel frattempo entra tutta la panchina (tranne Pescatori) e la squadra cerca di gestire il possesso per far passare i secondi.
Quando però, in pieno recupero arriva la notizia del gol del Prato Nord di Crisci e del fischio finale, la panchina biancorossa esplode in un clamoroso boato: Battiante, Serra e Mazzoni, che erano stati sostituiti, sembrano matti di gioia, mister Magni non crede alle sue orecchie e tutti in campo cominciano ad esultare.
Il fischio finale dà il via alla festa. Una festa incredibile e bellissima. Tutti sotto l'acqua delle sistole e sotto lo spumante che spunta fuori all'improvviso dalle borse di alcuni giocatori. Tutta la dirigenza finisce sotto la doccia, dal presidente Antonelli a, ovviamente, mister Magni, passando per Cesare Toffoletti.
Una gioia incontenibile per tutti per un obbiettivo centrato in pieno e che ha effettivamente mostrato la superiorità del Figline in tutto l'arco del campionato nonostante le 7 sconfitte stagionali. In assoluto il miglior attacco della terza categoria che ha mostrato la splendida stagione di Matteo Battiante, capocannoniere con 24 gol, bomber a tratti inarrestabile, senza dimenticare le 11 marcature di Mirko Tartoni, le 9 di Simone Serra e le 6 di Mirko Tirico. Un reparto avanzato stratosferico. Un centrocampo che nei momenti di difficoltà ha rappresentato l'arma in più della squadra ed il luogo ideale sul quale puntare per vincere le partite: Mazzoni, Cappellini, Goretti, Forza, Zacchei, Gallo più gli inserimenti di Xavier Priore e di Tommaso Bini (ectoplasma+inviato speciale) e di Daniele (soprattutto nel finale di stagione) hanno mostrato la giusta cattiveria e classe per spigere oltre la squadra. La difesa, che spesso ha subito notevoli gol, è altrettanto spesso riuscita ad essere ben all'altezza della situazione, soprattutto nella parte calda della stagione, ovvero sul finale: l'esperienza di Ciolini, Gonnelli, Franchi e Pescatori, unita alla gioventù promettente come quella rappresentata da Matini e Niccolai. Un buon viatico per la prossima stagione. Per concludere con i portieri, Nunziati e Faratro: il primo titolare fisso che ha alternato prove dubbie ad altre esaltanti, il secondo bravissimo a farsi trovare pronto quando ce n'era bisogno assoluto. Senza dimenticare l'apporto vocifero di Toffoletti e di altri due giocatori che, per vari motivi, hanno lasciato la squdra lungo la strada come Tommaso Degli Angeli e Alessio Verdiani. Il trionfo è ovviamente anche loro.
E' il momento di festeggiare. Perchè questa squadra lo merita. Perchè il suo allenatore lo merita. perchè vincere così è qualcosa d'irripetibile.

SIAMO NOI...SIAMO NOI... I CAMPIONI DELLA TERZA SIAMO NOI...

25 maggio 2007

90 minuti per la verità.

Alle Olimpiadi di Barcellona del 92, Garthe Griffiths era la favorita numero uno per la vittoria finale sui 110mt ad ostacoli. Allo start, l'atleta americana scatta come un fulmine e passa immediatamente in testa. A metà gara sembra irraggiungibile per tutte le altre. Si arriva così all'ultimo ostacolo, una formalità sembra. Invece, la Griffiths inciampa in esso ed uscendo dalla barriera tenta disperatamente di tenersi in piedi e raggiungere il traguardo posto a meno di 10 metri. Da dietro tutte le avversarie rinveniscono. Lei capisce che la vittoria potrebbe essere compromessa. Ormai le altre le sono addosso e sa che solo con un gesto disperato può vincere. Per questo decide di buttarsi letteralmente sul traguardo sperando che ciò possa bastare per vincere l'oro olimpico. Niente da fare. Altre quattro la superano ed il suo sogno svanisce.
A parte l'esempio assolutamente aulico che ho usato, credo che renda bene l'idea della rimonta del Figline quest'anno sulle sue avversarie ed ora che siamo negli ultimi dieci metri del campionato con due squadre appaiate è necessario davvero buttarsi per primi sul traguardo e strappare quel successo che alcuni mesi fa era considerato una pura follia.
Il cammino dei biancorossi nel girone di ritorno è stato spettacolare: 14 partite, 11 vittorie, 2 pareggi ed una sola sconfitta proprio ad opera del C.F. 2001 all'inizio della striscia, miglior attacco del campionato, 11 punti recuperati e sbriciolate le resistenze delle avversarie dirette concorrenti. Badia Vaiano, Prato Nord, San Giorgio e Querceto hanno dovuto abbandonare ogni idea di successo dopo le sconfitte con la squadra di Magni e per alcune di loro l'obbiettivo playoff deve ancora essere raggiunto. Una di queste che deve ancora dare un senso al suo campionato è il Prato Nord che sabato ha in mano le sorti del campionato del Figline. La squadra di Innocenti deve strappare almeno un punto al C.F. per accedere alle partite di spareggio. Una sconfitta potrebbe essere letale. Per questo ci si aspetta una partita dura e combattuta fino all'ultimo tra due squadre che devono per forza scoprirsi per raggiungere i loro scopi.
Non dimentichiamoci però, che il Figline ha la gatta La Briglia da pelare ed è un brutta gatta. Magni ha cercato di tenere alto il livello d'attenzione dei suoi ed ha avvertito la squadra sulle difficoltà del match. I vaianesi non hanno più nulla da chiedere al campionato e giocheranno con la mente libera da ogni pensiero, cosa che il Figline non potrà permettersi. Perciò, occhi bene attenti e pronti a tutto.
Tutta la squadra sclapita per questa partita. Tutti sono pronti al grande evento ma sono tutti anche ben ancorati con i piedi per terra perchè tutto può ancora accadere. C'è tanta vogli di festeggiare, comunque vada e lo spogliatio è una pentola a pressione che sta fischiando da ormai diverse giornate ed è piena d'entusiasmo e voglia di vincere.
Andiamoci a giocare questa splendida partita e questo splendido sogno. Andiamoci a prendere ciò per cui abbiamo lottato tutto l'anno. Andiamoci a prendere la nostra rivincita contro tutto e tutti. Andiamo in campo con l'idee chiare in testa: non lasciare nulla d'intentato e non avere rimpianti al fischio finale dell'arbitro.
Ormai ci siamo, facciamo nostra questa impresa. Buttiamoci per primi sul traguardo.

21 maggio 2007

29° giornata. Figline - Il Querceto 2-1: AGGANCIO ALLA VETTA!!!

Le pagelle

Faratro, voto 6,5: gran personalità soprattutto nei momenti difficili. Il sostituto di Nunziati convince ancora e sfodera una partita niente male: incolpevole sul vantaggio ospite si rivela decisivo nei minuti finali e mette la propria porta in condizioni di sicurezza. Con il buon Checco fuori causa per infortunio si può stare tranquilli. SORPRESA
Matini, voto 8:
quando stoppa il pallone sulla destra e decide che quello è il momento giusto per raggiungere il pareggio è come se un tornado si abbattesse sul Querceto: ne fa fuori due e vince due rimpalli prima di calciare con l’insolito sinistro. La palla rotola e l’orecchio a Ravagli è servito. Per il resto, partita da devastatore impazzito. IMPERIALE
Franchi, voto 6:
come sempre la sua doppia personalità è presente più che mai. Il primo tempo è piuttosto ordinato con qualche bel calcione giusto per far piacere a Cappellini in tribuna. Nella ripresa la vena si tappa definitivamente e lo si vede dappertutto tranne dove dovrebbe stare. Magni lo mangerebbe vivo ma il risultato finale fa pensare ad altro. PESTONE
Forza, voto 7:
una partita che si potrebbe tranquillamente annoverare tra le migliori in questa stagione per lo Schiocco nazionale, gran corridore ed oggi (udite udite) fine ispiratore della manovra. Triangola con i compagni e si sbatte come pochi fino a sfiorare il gol con una cannonata da fuori. Un cuore grande come il Chiavacci. DEMONIACO
Gonnelli, voto 6,5:
la partita del centrale del Figline finisce ad un minuto dalla fine del primo tempo con l’espulsione del centravanti del Querceto. Da lì in poi sarà tutta ordinaria amministrazione con chiusure precise al millimetro e grande sicurezza. La parentesi inquietante di Vergaio è stata solo quella. MISTICO
Niccolai, voto 6+:
tranne che per un pallone birichino che sembra vivo e che lo inganna, gioca la classica partita di semplicità e di concretezza, buoni interventi e una discreta giornata fanno il resto. Si candida decisamente per la maglia da titolare per l’ultima giornata. Quella che potrebbe essere storica. SMUSSATORE
Tartoni, voto 7,5:
quel pallone che ballonzolava senza meta e senza direzione in mezzo all’area avversaria non poteva restare lì da solo, doveva essere sospinto in qualche modo in porta (ancora non si è capito con che zona del corpo) e regalare un sogno al Figline. Un sogno che al 90° si materializza in realtà. MICIDIALE
Mazzoni, voto 6:
un peccato. Ha parlato di questa sfida per tutta la scorsa settimana e il suo match dura poco più di venti minuti. Costretto ad uscire per una brutta botta mostra uno spirito da leone indomito: nettamente impossibilitato a continuare rientra e gioca pochi minuti zoppo. Un simbolo della rimonta del Figline. INDOMITO
Battiante, voto 6:
nonostante ci provi più di una volta oggi il gol numero 25 non arriva. Un po’ per le condizioni fisiche che non sono delle migliori, un po’ perché incaponirsi e non passare mai la palla alla fine non paga ed un po’ perché è nettamente sfortunato quando cerca la porta. Comunque, generoso e deciso fino alla sostituzione. BAGNATO
Goretti, voto 7,5:
un cervello che gira a mille km orari e che mostra la strada ai compagni verso la vittoria finale. Questa in estrema sintesi la sontuosa partita di Matteo Goretti, playmaker di lusso dei biancorossi, metronomo e grande catalizzatore delle manovre della truppa Magni. Un lusso davvero per pochi. SATINATO
Serra, voto 6,5:
un giocatore che quest’anno ha fatto della generosità la sua arma migliore. Anche in questa penultima giornata si è mosso tantissimo, ha cercato la porta con una certa intensità e come sempre ha dato il suo contributo alla causa. Forse un po’ più in silenzio rispetto al solito ma sempre importantissimo. DECISO
Gallo, voto 7:
la partita di per sé è giocata con maestria, con esperienza e non fa per nulla rimpiangere la prematura uscita di Mazzoni. È il siparietto con Ravagli che è davvero impagabile. Un botta e risposta degno di una farsa comica che il nostro si diverte a far continuare tra gli insulti. E ha la meglio lui. ESILARANTE
Daniele, voto 6:
dentro quando c’è bisogno d’esperienza. Fa a pieno il suo dovere senza far rischiare nulla. PRECISO
Priore, voto 6:
inserito per amministrare il vantaggio raggiunge il suo scopo a costo anche di qualche calcione. MUNIFICO

Mister Magni, voto 8: per capire l’impresa del Figline basta osservare il girone di ritorno stratosferico dei suoi: l’ultima sconfitta è stata proprio quella subita la prima di ritorno con il C.F.. Poi, due pareggi e solo vittorie. Recuperati 12 punti in 14 giornate. Una cavalcata disarmante che ha portato la squadra in testa a pari punti con i casalesi ad una giornata dalla fine. Roba da film. È stato il suo capolavoro. Una squadra che al minimo calo di motivazione ha sempre richiamato all’ordine ed ha vinto la sua clamorosa scommessa. MERAVIGLIOSO

Ed ora cosa accadrà? Di tutto, a mio avviso. Quello che il Figline è riuscito a fare quest’anno è stato qualcosa di raro e del tutto inaspettato. Come essersi addormentati al quarto posto ed essersi svegliati in testa a 90° minuti dal termine del campionato. La squadra sta accarezzando un sogno che due mesi fa era pura follia. Osservando il calendario si nota come i pronostici si siano clamorosamente ribaltati: il C.F. 2001 se la vedrà col Prato Nord che è ancora assetato di punti e che deve farne almeno uno per la certezza matematica dei playoff. I biancorossi vanno a La Briglia per una partita non facile ma che ha molto meno da offrire sul piano delle motivazioni da parte degli avversari. Se esistesse “tutta la terza, minuto per minuto” le tribune del campo sarebbero piene di radioline.
Sabato si farà la storia. Siamo ad un passo dal miracolo. Voi ci credete?

16 maggio 2007

28° giornata. Vergaio - Figline 3-4: Fuochi d'artificio per una speranza

Dunque, vediamo di fare un pò di ordine. Per me questa settimana le pagelle sarebbero state un problema in quanto sono letteralmente fuggito via all'inizio del secondo tempo per andare a distruggermi al Decathlon. Menomale che sugli spalti c'era un signore che da sempre nutre la segreta ambizione di diventare il nuovo Ziliani. Perciò, un ringraziamento speciale a Valerio Pescatori che questa settimana ha il compito di esprimere i giudizi ufficiali sulla partita col Vergaio (anche se io, sul mio voto, non sarei molto d'accordo...)

FARATRO 7
NICCOLAI 6
MATINI 6,5
ZACCHEI 6
GORETTI 6,5
FRANCHI 6
CAPPELLINI 6-
MAZZONI 6,5
SERRA 6,5
BATTIANTE 6,5
TARTONI 7,5
GONNELLI 6-
GALLO SV
BINI SV
PRIORE 6-

Ed ora potete scatenarvi sui giudizi (notare come siano bassi rispetto a quelli che dò io normalmente. Avete da lamentarvi). Tornando alla partita, è stato un match che si era chiuso e che all'improvviso si era riaperto in puro Figline Style. La squadra ha pagato alcuni errori difensivi ed è stata punita severamente: nel primo tempo ha subito un rigore gentile concessione della coppia Franchi - Zacchei; nella ripresa, dopo l'inserimento di Gonnelli al posto di Niccolai (un buon Niccolai, lasciatemelo dire) ha subito due infilate che hanno messo la partita a repentaglio. Fortuna che là davanti non si scherza per nulla. E' stata la giornata di Mirko Tartoni autore di una fantastica tripletta (il secondo è stata una gemma straordinaria con Battiante che si libera di due avversari con un tunnel e serve Tartoni con la porta spalancata) che arriva così a 9 gol in altrettante presenze in campionato. Arrivare in doppia cifra per lui sarebbe davvero un'impresa titanica. C'è gloria anche per Serra che sigla il gol del momentaneo 1 - 1 e gioca un'ottima gara di movimento e di generosità.
Un appunto particolare va a Simone Faratro. Chiamato in causa con l'infortunio di Nunziati ha risposto presente alla chiamata di Magni ed, incolpevole sui tre gol e con un rigore sfiorato con la mano, ha mostrato ottimi interventi che hanno abbinato efficacia e spettacolarità (chiedo ufficialmente a qualcuno se può andare dietro la sua porta quando gioca e fare qualche foto delle sue parate), quindi una gradita sorpresa che ha dato il suo contributo alla causa in questa stagione.
Finita la partita l'incollamento al telefono per sapere il risultato del C.F. è stato istinitivo: è andata male. 5 a 0 al Comeana e classifica invariata col Figline che resta a -2 dalla capolista ma che raggiunge il secondo posto matematico che produrrà un discreto vantaggio se la squadra sarà impegnata nei playoff.
180 minuti alla fine del campionato. La sensazione è che può accadere ancora di tutto. Certo, il calendario sorride al C.F. con Mezzana e Prato Nord da affrontare ma la squadra di Magni ci crede, com'è giusto che sia. Mezzana non è un campo facile e lo stesso figline ci è incappato in una sconfitta clamorosa all'andata. Dita incrociate senza dimenticare il Querceto che sabato scenderà a Grignano e che vorrà strappare definitivamente la speranza ai biancorossi.
Per fare in modo che questo non accada, voglio ricordare le parole del loro allenatore durante la partita d'andata. Nel bel mezzo dell'azione si rivolse ai suoi e li incitò così: "forza ragazzi, noi non si gioca mica per arrivare quarti!". Una frase che alterò me e non solo ed ora che la loro situazione è esattamente quella che lui non avrebbe desiderato, a 7 punti di ritardo dal Figline, ci proverei ancora più gusto a spingerli sempre più in basso...mentre noi tentiamo di salire sempre più in alto.

07 maggio 2007

12 punti in quattro giornate. Prato Nord beffato sul finale, playoff centrati ed un'idea pazzesca...

Il Figline esce dalle due settimane di fuoco con un bilancio completamente positivo. Le quattro giornate giocate negli ultimi quindici giorni (due gare giocate infrasettimanalmente) hanno segnato un profondo e significativo scossone nei piani alti della classifica. Prima dell'ultimo sabato Capalle, Comeana e Mezzana sono cadute sotto i colpi dell'armata Magni che dopo la sfida con l'ultima del trio ha approfittato del mezzo passo falso della capolista C.F. 2001 bloccata a San Giorgio sul 2-2 riaprendo clamorosamente il campionato. Dopo il, tutto sommato, agevole passaggio sul Capalle per 3 - 1, i biancorossi hanno sofferto e non poco a Comeana dove solo al limite del 90° hanno trovato il gol vittoria di Battiante che su punizione, sotto un sole africano, fissava il punteggio sul 2-3 dopo che lo stesso Battiante aveva realizzato gli altri due gol. La rivincita sul Mezzana (bruciava ancora il tremendo 1-4 dell'andata) si è compiuta con un altro 3-1 firmato Goretti, Tirico e Serra e che ha lanciato il Figline immediatamente alle calcagna della capolista.
Poi sabato c'è stata la trasferta di Galceti contro il Prato Nord. Una gara decisiva, forse quella della verità a questo punto della stagione contro una formazione agguerrita e ancora in corsa per i playoff (e matematicamente insidiosa anche per il primo posto). Una partita che si preannunciava come un'autentica battaglia dalle prime battute con un Figline pieno di defezioni come due autentiche colonne difensive come Ciolini e Gonnelli, fermi per problemi muscolari e il capocannoniere Battiante, influenzato. Così Magni è stato costretto ad inventarsi una nuova linea difensiva schierando una coppia centrale inimmaginabile ad inizio campionato formata da Andrea Franchi ed Alberto Niccolai con Zacchei e Matini ai lati. Linea mediana composta dai due mastini Cappellini e Mazzoni a protezione del playmaker Goretti pronto ad innescare le punte Priore e Serra che hanno agito leggermente alle spalle di Mirko Tartoni.
Il match va ad incanalarsi subito verso un confronto equilibrato con Alessandro Meoni e Vincenzo Crisci come pericoli pubblici numero uno per la difesa. Buone occasioni per entrambe le squadre e capovolgimenti interessanti che scuotono la gara. Eppure si capisce che la squadra c'è, è convinta e se la gioca alla grande. La difesa, che doveva essere il reparto che oggi doveva suscitare più preoccupazione, si dimostra decisa e perfetta su tutte le situazioni, gioca con tranquillità ed è sempre pronta quando la situazione lo richiede. E' l'attacco, che nel primo tempo è poco servito che si vede poco: Priore ricama invece di tessere, Serra e Tartoni si muovono tanto ma ricevono poca assistenza.
Nella ripresa le due squadre decidono di giocarsela senza troppi problemi e le occasioni cominciano ad arrivare: menzione speciale per Nunziati che neutralizza una discesa incredibile di Meoni e si distende sulla sua destra chiudendo lo specchio dopo un tiro da pochi passi. Il Figline risponde con tiri dalla distanza di Goretti e Serra. Si capisce che il risultato potrebbe sbloccarsi con un episodio. E così è. Punizione dal limite leggermente spostata sulla destra. Goretti fa partire una bordata che rimane bassa, il portiere respinge davanti a sè ed è li che si avventa Tartoni che zittisce tutti ed infila l'1-0 decisivo ad otto minuti dalla fine. L'assedio finale dei rossoblu è inutile la retroguardia tiene ed il Figline continua a cullare il sogno campionato con la certezza matematica dei playoff, mentre ilò C.F. 2001 fa polpette del Capalle (2-1)
Ed ora permettetemi una citazione (ed un'auotcitazione). Nella sofferenza e nella vittoria finale, due sono stati i simboli dell'ultima vittoria biancorossa ed i nomi sono proprio quelli di Niccolai e Franchi. Tranquillo, corretto al limite dell'ingenuità ed estremamente pratico l'uno; nervoso di natura, condottiero ed incline al cartellino l'altro. Entrambi sono stati lanciati nel cuore della difesa senza mai aver provato l'affinità probabile tra i due. Tutta la squadra sentiva l'importanza di questa zona di campo tant'è che al momento dell'annuncio delle formazioni tutti nello spogliatoio si sono azzittiti per ascoltare i nomi pronunciati da Magni. Era un rischio. Ne è venuta fuori una partita meravigliosa. I due caratteri sensibilmente diversi hanno coesistito alla grande, hanno urlato tanto, si sono chiamati fino all'inverosimile, hanno impostato le marcature in modo perfetto tant'è che nè Meoni nè Crisci hanno avuto possilità concrete per andare al tiro. L'abbraccio finale vale più di qualsiasi parola.
Tre giornate alla fine, altri 9 punti in palio e due da recuperare al C.F.. Sarebbe bene non parlare di eventuali sorpassi ma la tentazione di guardare in altro è sempre troppo forte.