26 novembre 2006

7° giornata. Nuovo San Giorgio - Figline 4-0: cornuti e mazziati.

Oggi si cambia. Dovete davvero scusarmi ma stavolta non me la sono sentita di fare le pagelle. Sono ancora estremamente arrabbiato per tutto quello che è successo ieri pomeriggio. Arrabbiato prima di tutto con me stesso per la ignobile prestazione fornita e per aver permesso la realizzazione del secondo gol del San Giorgio: chiedo scusa e mi accollo tutta la responsabilità dell'accaduto.
Comunque sia, le pagelle oggi avrebbero avuto per tutti un sapore amarissimo come il perggior fiele possibile. Oggi darò un voto complessivo che racchiude tutta la prestazione della squadra e che deve spingerci a riflettere su noi stessi e sulla nostra partita (soprattutto in vista di quelle che verranno): 4. Quattro come i gol presi e presi anche a tratti meritatamente.
Voglio descrivere, almeno ci provo, la squadra che ho visto con i miei umili occhi tirandomi chiaramente in mezzo: svogliati, imprecisi, frettolosi ed (ancora una volta) poco umili. Un paio di annotazioni da segnalare: il primo calcio d'angolo a favore è stato battuto intorno alla metà del secondo tempo ed i tiri in porta, almeno quelli che ho visto io, sono stati 3 in tutta la partita. Ho avuto l'impressione che siamo scesi in campo convinti di avere già la vittoria in tasca e dopo un primo tempo, tutto sommato equlibrato e deciso solo da un episodio, questa convinzione era già cominciata a scricchiolare. Nel secondo tempo siamo stati i nostri fantasmi, le nostre peggiori ombre, i nostri lati più oscuri. Ci è mancata la decisione, quella stessa decisione che ci aveva portato a recuperare e rimettere in piedi la partita con La Pietà. Il fatto è che abbiamo una innata capacità di complicarci le cose per poi provare a rimetterle a posto. Il problema è il seguente: a volte ci riesce, a volte no.
Siamo stati incapaci di fornire un qualche tipo di reazione, come un pugile ormai messo alle corde e schiaffeggiato senza pietà. Troppi errori, cali di concentrazione imbarazzanti e la cattiveria che serve per vincere le partite impiegata nel modo sbagliato e nettamente controproducente. E' vero che l'arbitro non ci ha aiutato: clamorosa la svista su Abbate ma anche noi ci abbiamo messo del nostro per non essere aiutati.
Ho visto una squadra totalmente opposta a quella della Pietà. Anzi, non siamo stati proprio squadra. Quello che ci era riuscito sabato, in quel modo così bello ed esaltante, ci è sembrato impossibile da risollevare ieri ed il San Giorgio si è trasformato improvvisamente nel Real Madrid.
Non ho la soluzione al problema che ci ha afflitto ieri ma voglio provare a fare una domanda ed una riflessione: perchè un giorno giochiamo da dio ed il giorno dopo sembriamo undici ragazzi presi a caso e senza un minimo di collante, dove ognuno gioca per sè?
Bisognerebbe lavorare sulla mentalità della squadra perchè, a mio avviso, è la lacuna più grande che abbiamo.
Sabato c'è il Badia Vaiano. Si dice che le sconfitte vadano messe dietro alle spalle per non incappare in problemi psicologici. Invece, ricordiamoci di San Giorgio. Per il nostro bene e per arrivare al nostro obbiettivo.

19 novembre 2006

6° giornata. Figline - La Pietà 3-2: con un cuore grande così.

Battiante, (La Pietà), (La Pietà), Battiante, Goretti.

Le pagelle

Nunziati, voto 6: che la giornata sarà difficile per lui lo si capisce subito guardando semplicemente il campo: pozze, fango e palla che schizza via al solo sfiorarla. A parte queste difficoltà, si ritrova con qualche problema con le uscite nel primo gol mentre nel secondo è indeciso quel poco che basta per infilarlo. Comunque, sui tiri decisivi, c’è. TITUBANTE
Niccolai, voto 6+: i campi allentatati come quello del Chiavacci dovrebbero, in teoria, favorire le qualità del difensore ed in effetti gioca una partita nel complesso discreta, corredata anche da una bella sgroppata nel primo tempo in zona d’attacco. Non sempre sicuro nelle chiusure, si rende sempre utile nei momenti caldi della battaglia finale. Crampi permettendo. MODERATO
Franchi, voto 6,5: sul gol del vantaggio non si capisce bene cosa succeda. Andrea batte la punizione con pallone che rotola dentro. Battiante lo tocca ma sulle prime il gol sembra suo ed esulta stile Bresciano. Per il resto una grande partita di corsa e sacrificio corredata anche da alcuni arditi disimpegni che fanno la gioia (e lo sconforto) di chi osserva. STATUARIO
Forza, voto 6,5:
se c’è una cosa che sembra chiara oggi, è quella che sarà impossibile giocare a terra la palla nella sua zona. Schiocco se ne fa una ragione e prova lo stesso a dare il la alle azioni più interessanti. Quando però non vuole girare allora si limita all’opera di diga di contenimento e si rivela utilissimo nella palude infuocata del centrocampo. ALLIGATORE
Gonnelli, voto 6,5:
come ti giri te lo ritrovi accanto: in chiusura e spesso (molto più spesso del solito) in avanti alla ricerca del gol. E pazienza se questo non arriva, il suo mestiere principale è di non far subire rete ed il suo uomo trova non poche difficoltà a superarlo. Una giornata dedicata al miglior “canlupo” della storia. ABBAIANTE
Goretti, voto 7,5: un gol che non ha valore. Se fosse un gioiello sarebbe uno di quelli della corona d’Inghilterra. Se fosse un piatto, sarebbe caviale. La rete del capitano (potevano essere due) regala i tre punti al Figline e spedisce i compagni al settimo cielo. Una gioia coronata anche da un’ottima partita in difesa, in un ruolo sempre più suo e sempre più perfetto. MIRACOLOSO
Matini, voto 6,5:
sempre più leader della fascia destra, sempre più spina nel fianco degli avversari, sempre più imprevedibile e mobile falange appuntita di Magni. Una gara che lo mostra ottimo sia in avanti, sia in marcatura. Ancora una volta sfiora il gol che non arriva per pochissimo ma vista la situazione, non ci sarebbe da arrabbiarsi. DANZATORE
Cappellini, voto 7:
un voto meritatissimo. Per i calci ed i pugni che si prende, nell’intervallo ha due caviglie come un campo minato. Ma dato che nessuno è felice di giocare nella zona più melmosa del campo, decide di presidiarla lui e si sbatte come un leone nel mezzo ai tacchetti ed ai nervosismi collettivi. Sempre l’ultimo a mollare (tutto normale). ARROGU TOTTU
Battiante, voto 9-:
non ancora 9 pieno (arriverà con la prima tripletta) ma sono forse i gol più pesanti di questo campionato. Prima, un’impercettibile deviazione su punizione di Franchi, poi un gol che miscela tutte le sue caratteristiche: potenza, tecnica, rabbia e carattere che riportano in corsa i suoi. Una media spaventosa: 10 gol in 6 partite che lo fanno volare anche dove il fango è più alto ed insidioso. Ho finito gli aggettivi. SI SI…
Degli Angeli, voto 7: probabilmente, è l’uomo tatticamente più importante dei biancorossi. Non ha obblighi veri da seguire, si muove liberamente nel fronte d’attacco e possiede il chiavistello per scardinare la difesa. Imposta e si propone, sempre più nelle vesti da assist man. La porta è un po’ lontana ma se questi sono i risultati… MOVIMENTATO
Serra, voto 6:
un po’ poco. Forse troppo poco. Niente da dire per quanto riguarda il sacrificio ed i movimenti in zona d’attacco. Su questo punto il suo lavoro è oscuro ma utilissimo. Magari i palloni che gli capitano sui piedi non sono dei migliori ed è seguito con un ombra dal suo diretto marcatore. Rimane spesso impantanato nel fango ed in alcune azioni. BLOCCATO
Mazzoni, voto 6+:
rimasto in panchina a scopo precauzionale, entra in campo quando la battaglia diventa rovente per dare la spinta decisiva in termini di cattiveria. Sospinto dai personali tifosi, innalza il suo muro di cemento armato brevettato e sembra essere tornato nelle condizioni migliori. E chi se ne frega dell’espulsione. PICCHIADURO
Zacchei, voto 6:
a lui il compito nella parte finale del secondo tempo di attivare le azioni che dovrebbero portare alla vittoria. Ci prova il buon Mirko e riesce ad innescare Battiante un paio di volte. Comunque subito in partita e con lo spirito giusto per contribuire alla vittoria. AL MOMENTO OPPORTUNO

Mister Magni voto 8: con le buone o con le cattive aveva detto. Tre punti da portare a casa in tutti i modi. Dopo il primo tempo sembra che l’impresa sia alquanto proibitiva. Ma il Figline è specializzato a complicarsi le cose per poi rimetterle a posto nel modo migliore possibile. Una vittoria che porta la firma del gruppo, dell’unione e dell’umiltà. Corrono tutti come matti alla caccia del bersaglio grosso e quando arriva il 3 a 2 è come salire in paradiso. La dimostrazione che il cuore è l’arma in più del Figline. MAGISTRALE

12 novembre 2006

5° giornata. Montepiano - Figline 3-2: Una montagna di delusione.

(Montepiano), Battiante rig., (Montepiano), (Montepiano), Battiante rig.

Le pagelle

Nunziati, voto 5: tre gol subiti per la peggiore partita giocata fino ad oggi. Si blocca come tutta la squadra sul primo gol (credendo al fuorigioco) ma nel secondo mostra sicuramente poca sicurezza chiamando la palla e facendosi anticipare di netto. Il terzo gol, su rimpallo inaspettato lo becca impreparato. I miracoli non riescono tutti i giorni. SPAESATO
Niccolai, voto 5:
la sua storia col campo di Montepiano è costellata da prestazioni mediocri. E questa partita non fa eccezione. Pare in difficoltà nella marcatura nonostante alcune buone chiusure in uno contro uno e, nonostante fornisca il lancio per Battiante che provoca il primo rigore, non si ripete sui livelli precedenti. Passo indietro. GAMBERO
Franchi, voto 5+:
nonostante si dia piuttosto da fare sulla sinistra, i suoi tentativi di sfondamento sono assolutamente infruttiferi. Prova a rendersi utile in fase di copertura dove ottiene buoni riscontri ma la zona offensiva per lui è off limits. Solo nei primi minuti prova a mostrarsi in attacco ma è un fantasma che vaga solitario. DESAPARECIDO
Mazzoni, voto 5,5: al debutto stagionale dopo l’infortunio alla spalla nel pre-campionato, gioca un match di contenimento davanti alla difesa. Avrebbe voglia di spaccare il mondo, tutto il suo corpo ed il suo spirito sarebbero proiettati in avanti. Tuttavia è costretto a fare il filtro con risultati non sempre incoraggianti. Esce per una botta dopo che ne aveva date tante. ORSO FERITO
Gonnelli, voto 5+: tornato al suo ruolo di marcatore centrale, si trova di fronte un avversario che riesce a farlo impazzire. Il buon Massimo ci mette impegno e dedizione come sempre. Non sempre, però, la giornata è quella giusta. Prova a svegliare i suoi con urli davvero da combattente. Purtroppo, senza risposta. SGOLATO
Goretti, voto 5:
anche per lui è stato un pomeriggio da dimenticare. Le punizioni verso l’area avversaria non arrivano quasi mai dove lui vorrebbe e quando decide di provare lui stesso a calciare verso la porta la palla fa la barba all’incrocio dei pali. Poco deciso e timoroso a tratti anche per lui, forse, un passo indietro sul piano del carattere. INCEPPATO
Matini, voto 6--:
sufficienza risicata anche perché è tra i più vivaci dei suoi. Si propone in avanti con continuità ma è spesso mal assistito dai compagni. Poco lucido a tratti in copertura, gli manca un po’ il ritmo della corsa nel secondo tempo dove il suo motore tossisce e necessita di una controllata. Sostituito, la sua faccia è il ritratto della delusione. RIMBALZATO
Cappellini, voto 6-:
una sufficienzuccia davvero stirata e tirata per i capelli. Gladio e scudo in mano si butta sempre a capofitto nella lotta, riservando anche diversi colpi proibiti. Cattiveria agonistica da vendere ma poco funzionale al lavoro della squadra. Non toglie mai la gamba e per questo che si becca un calcione che lo costringerà alla resa anticipata. FERITO
Battiante, voto 6-: anche nelle giornate più nere c’è la sua firma sui due gol del Figline. Ma se si tratta di due rigori allora la cosa deve far pensare al lavoro dell’attacco in questa giornata. Avrebbe la possibilità di segnare, ma manca di convinzione e della rabbia giusta. Quello che è successo dopo il terzo gol è decisamente da omettere. OSCURATO
Forza, voto 5+: mascherato da fantasista, forse l’unico dei centrocampisti oggi capace di inventare il passaggio decisivo, non porta i suoi consueti attacchi e rimane piantato nella zona del cerchio di centrocampo. Nel primo tempo disegna una parabola magica che fa gridare al gol. Purtroppo, la sfera ha un’altra idea. IMBOSCATO
Serra, voto 5:
prestazione un po’ troppo altalenante. Ogni tanto prova a tirar fuori dal cilindro qualche giocata importante ma spesso è mal seguito, spesso è impreciso e non riesce a trovare gli spazi giusti per poter ferire mortalmente la retroguardia del Montepiano. Appare e riappare a fasi alterne e da uno come lui, tutto questo è troppo poco. INTERMITTENTE
Degli Angeli, Ciolini, Zacchei,: s.v.


Mister Magni, voto 5: una sconfitta che fa ripiombare i suoi nuovamente sulla terra. Dall’euforia del Paperino alla grassa sconfitta di Montepiano. Una squadra troppo (davvero troppo) nervosa e sicura di sé, smaniosa di cercare il gol in ogni azione e poco predisposta al sacrificio, lontana parente di quella vista nelle tre partite precedenti. Una defezione che fa indubbiamente male ma che deve servire per ripartire di slancio. Tralasciando ed evitando in maniera prioritaria certi atteggiamenti dannosi e tutt’altro che costruttivi che non possono far bene al gruppo. Rialzarsi subito. CAPITANO DI SVENTURA

05 novembre 2006

4° giornata. Figline - Paperino 3-1: Il carroarmato e lo scaldabagno.

Le pagelle

Nunziati, voto 6: il segreto è solo uno: non far sapere a nessuno del dito malandato del portierone biancorosso. Perché chi non sa non riesce a ferire. Pochi brividi per lui anche oggi. Un gol che nemmeno un Buffon in giornata di grazia sarebbe riuscito a prendere ed un tiro a fil di palo lo fanno rabbrividire. Poi classica sicurezza da saracinesca. MENOMATO
Niccolai, voto 7: l’anno scorso se gli avessero detto di giocare in marcatura, il nostro avrebbe avuto una crisi epilettica. Quest’anno sembra davvero un giocatore rinato: perfetto nelle chiusure e negli anticipi quando occorre, sfrutta quasi appieno il suo potenziale aereo e si è immedesimato perfettamente nel ruolo dello stopper roccioso (lo dice anche Limberti). FIDUCIOSO
Franchi, voto 7+: stava giocando già una buona gara, fatta di corsa e abnegazione, quando a 2 minuti dalla fine un cross capita sul suo testone. Senza staccare i piedi da terra (come se fossero piantati tipo radici) indirizza il pallone da fuori area all’angolo opposto. Una testa normale non ce l’avrebbe mai fatta. L’importanza di essere boiler. (OVVIAMENTE) SCALDABAGNO
Goretti, voto 6,5: ritorno alle origini. Anzi no. Con l’assenza di Cappellini e Mazzoni, si ritrova a fare da spartitraffico nel centrocampo del Figline. Lavoro piuttosto oscuro ed ombroso il suo, ma tremendamente efficace perché, tranne qualche attimo di smarrimento dopo il gol del pareggio, la linea mediana regge l’urto col suo gran lavoro. CAMALEONTICO
Ciolini, voto 7: in una delle tante sue sortite offensive rischia addirittura di mettere la palla dentro per il più clamoroso dei gol: Gonnelli commenta a partita in corso: “non è mai andato così avanti in vita sua”. In effetti, senza marcatura fissa, il capitano si mostra attivo anche nelle sortite d’attacco senza mai dimenticare il suo primo mestiere. MOZZAFIATANTE
Gonnelli, voto 7: commenti su Ciolini a parte, gioca un’ottima partita nel ruolo di libero, impegnato a contenere le sortite avversarie e mostrare sicurezza e tranquillità a tutta la squadra. Estremamente duttile in ruolo che conosce a menadito si diletta spesso nelle sue specialità: i rinvii al volo. Con ottimi risultati. PRECISO (CHE DIRE?)
Matini, voto 7: una partita votata quasi tutta all’attacco e chiusa quasi in marcatura in difesa negli ultimi minuti della ripresa. Ma è nel primo tempo che snocciola magie a ripetizione, tipo: dribbling tra due uomini e cross d’esterno per l’accorrente Degli Angeli. Un numero che abbiamo ancora negli occhi come vediamo la terra bruciata dal suo passaggio sulle due fasce. COPPERFIELD
Forza voto, 6,5:
Franchi in campo lo apostrofa così: “oggi non sei il Beppe di sempre”. Grande cuore, intendiamoci, come sempre. Grande corsa e cattiveria su ogni pallone. Forse oggi manca un po’ di lucidità e perde palloni importanti in zone del campo piuttosto pericolose. Comunque sufficienza abbondante perché non molla un millimetro. INTONTITO
Battiante voto, 8,5: per il commento generale vedere più sotto, per la partita giocata non esistono parole abbastanza lodanti. Un po’ in ombra nel primo tempo, dove trova anche il tempo nel risentirsi, assolutamente bestia dominante nella ripresa, dove infila una punizione con l’aiuto del portiere ed un gol da autentico carro armato (scarta proprio tutti) col fucile di precisione (ditemi se è possibile segnare da quella posizione!). Disegna, infine, un esterno che finisce la sua corsa sulla traversa. Da cometa stellare. MAGNIFICO
Degli Angeli; voto 7:
Magni se ne accorge e lo sottolinea: “Oggi Tommy è in giornata di grazia”. E che altro potrebbe essere se gli riescono anche le cose che sembrano più difficili? Tipo fuggire da una foresta di gambe palla al piede? A volte l’amore tra lui e la palla sembra inscindibile ma in generale un altro incontro volto al bene del gruppo. MAGHETTO
Serra, voto 7-:
credo che se esistessero le immagini della partita, Simone le riprenderebbe per vedere come ha fatto a sbagliare quel gol davanti al portiere. In compenso, può gioire per la buona prestazione, s’intende bene coi compagni di reparto e cerca la via del gol, oggi invano. Indispensabile nei suoi movimenti. Quasi in ogni dove. PREZZEMOLO
Verdiani, voto 6+: non è uno specialista negli impatti con la partita. È ormai una regola che debba sbagliare il primo controllo che gli capita per poi riprendersi e cercare di segnare. Ancora una volta ci va vicinissimo ma si scorda di usare il piede e non la mano. Peccato. Appuntamento ancora rinviato. TARANTOLATO
Tirico, voto 6: palla al piede sembra l’Oliveira dei tempi d’oro di Firenze e anche nel cadere da solo in area ricorda molto il brasiliano - belga ex Fiorentina e Cagliari. Comunque, subito in partita e attivo nella zona offensiva. BARROSO
Zacchei, voto 6:
pochi minuti per lui, entra e rafforza il centrocampo. PROVVIDENTE

Mister Magni, voto 8: e arriva la terza vittoria consecutiva contro una diretta concorrente. Un buon viatico per la (fredda per la temperatura ma bollente per la classifica) trasferta di Montepiano. Il Figline ha mostrato cuore e spirito di sacrificio, ottima reazione dopo il pareggio e grande fiato nel momento d’apnea. Questa squadra non sembra temere le defezioni o i problemi. Un gruppo unito che si vede ai momenti delle esultanze, come nei momenti di crisi. La rincorsa alla vetta è cominciata. SFERA DI CRISTALLO

GIOCATORE DEL MESE:
MATTEO BATTIANTE
Con l’inizio della nuova stagione si è trovato di fronte ad un gravosissimo impegno. Con la partenza di Paolo Sardi e del suo grande compagno d’attacco Mirko Tartoni, col quale formava una coppia incredibile, ha avuto l’incarico da Magni di essere il principale terminale d’attacco del nuovo Figline. Non ha mosso un sopracciglio, si è messo al lavoro e ha cominciato a giocare da dio, segnando gol a raffica. Supportato anche da un reparto offensivo di primissimo ordine (Serra, Degli Angeli e Tirico) che segna anch’esso, è l’arma in più della squadra di Magni. Sei gol nelle prime quattro partite ed uno più bello dell’altro. Inoltre, ha sviluppato un senso di squadra più maturo e si candida come nuovo leader dello spogliatoio. Un giocatore che ha risolto i suoi problemi fisici e li ha completamente dimenticati. Un protagonista che fortunatamente indossa la maglia biancorossa.